Triduo dei morti
Grande rilievo per la comunità sono le celebrazioni per i defunti in due occasioni: la festa liturgica del 2 novembre e la solennità del Triduo (sabato, domenica e lunedì) nella 2° domenica di Quaresima. In questa occasione viene montato l’apparato del Triduo che comprende, oltre all’altare d’argento, la raggiera del Caniana del 1788 con le piramidi e le candele. Al centro della raggiera viene posto l’ostensorio ambrosiano con il Santissimo
Immagine dell’altare maggiore della Basilica durante il Triduo addobbato con l’intero complesso dell’altare d’argento e la famosa raggera
Corpus Domini
E’ la processione più solenne e più sentita dai fedeli. Il percorso si presenta addobbato con le “zandaline” drappi tesi da un lato all’altro delle strade di diverso colore nelle varie contrade. Ogni finestra è decorata con drappi; vengono aperti i portoni che svela no gli androni arredati per l’occasione con altari casalinghi e immagini sacre. Le confraternite del SS: Sacramento, del Suffragio, del Carmine e di S. Giuseppe sfilano in divisa con i loro stendardi, Crocifissi e ferule. I sacerdoti vestono il paramento è più ricco e, procedendo sotto il baldacchino in lampassi di seta e oro, portano in processione il Santissimo, custodito nello splendido ostensorio gotico datato 1527. Dal 1700 fino alla seconda guerra mondiale, le strade percorse dalla processione erano una ininterrotta galleria di panni lana, presi a prestito dai numerosi lanifici della zona. Le notizie della processione del Corpus Domini a Gandino risalgono al 1400. La dotazione di arredi sacri utilizzati per questa festa era competenza della ricca confraternita del SS. Sacramento, attiva fin dal 1500, la quale fece realizzare la tribuna d’argento per l’altare maggiore oltre al paramento utilizzato per la medesima precessione.
Solenne momento durante la processione nella Piazza Vittorio Veneto
Prima di luglio
Festa dei santi martiri patroni: S. Ponziano papa, S. Valentino prete, S. Quirino tribuno e S. Flaviano prefetto. Le loro reliquie giunsero a Gandino tra il 1623 e il 1654, grazie alla generosità di fedeli e sacerdoti. I reggenti della chiesa ottennero il permesso di celebrare solennemente la festa dei loro Santi nel 1795 e da allora le celebrazioni si sono succedute regolarmente. La processione con le urne delle reliquie viene compiuta ogni 25 anni, dal 1713 e in casi eccezionali della vita parrocchiale. Sull’altare maggiore viene montato l’altare d’argento completo. I santi sono ritratti ai piedi della Vergine Assunta sulla pala dell’altare maggiore, opera di P. Loverini e le loro reliquie sono conservate in urne d’argento deposte in un’arca marmorea all’altare dei Santi, eretto grazie alla generosità del vescovo Nembrini, che consacrò la basilica.
Durante il percorso della processione per le vie del paese con la teca dei Santi Patroni
Madonna del Carmine
Ricorre la 3° domenica di luglio, partendo dalla chiesa di Santa Croce sede della confraternita del Carmelo che esiste dal 1624. I confratelli avevano l’obbligo di recitare l’ufficio della Vergine, fare penitenze e digiuni, visitare gli infermi e partecipare in divisa al funerale dei confratelli. Viene portata in processione un’immagine della Madonna in trono con lo scapolare della confraternita, vestita di uno splendido abito settecentesco, in damasco.
Davanti alla Chiesa di S. Croce I Confratelli nel momento dell’uscita dalla Basilica
Si festeggia la prima domenica di settembre presso la chiesa di S. Giuseppe, dove è conservata la statua fantoniana del santo. La devozione a S. Francesco risale all’anno 1758, a partire dal quale si celebrano messe in suo onore presso tale chiesa. La confraternita di S. Giuseppe che fa capo alla chiesa fu eretta nel 1596, la Repubblica Cisalpina incamerò i suoi beni e la confraternita si sciolse. Fu ricostituita nel 1867 e da allora ha cura di festeggiare il suo patrono principale, S. Giuseppe e S. Francesco da Paola.
La confraternita nella Chiesa di S. Giuseppe
Si celebra la terza domenica di settembre con la processione durante la quale si porta la statua dell’Addolorata, è presente la confraternita del Suffragio, attiva presso la chiesa omonima dal 1767. I confratelli per essere messi a parte delle indulgenze di cui godevano le altre confraternite, dovettero erigere l’altare dedicato alla Madonna Addolorata, svolgere la processione ogni anno e come singoli fedeli recitare il Rosario.
La statua della Madonna Addolorata portata in processione