SANTA CROCE E SANT’ALESSANDRO
E’ l’edificio sacro esistente più antico di Gandino: eretto a partire dal 1436, fu consacrato nel 1446, annesso all’oratorio dei Disciplini, (ancora visibile e restaurato nel 1925) la cui confraternita è documentata dal 1343.
Venne abbellito nel corso dei secoli XVII e XVIII con opere di Zimengoli, Storer e Fantoni. L’interno, a navata unica, converge verso l’altare della Beata Vergine del Carmelo, l’omonima confraternita si affiliò alla chiesa già nel 1624. L’oratorio, locale posto al disopra del porticato, era riservato alla preghiera giornaliera dei confratelli del Carmine. La notevole disponibilità economica della confraternita ha contribuito in maniera significativa all’abbellimento dell’edificio sacro, che vanta opere e suppellettili degne di una chiesa parrocchiale. Sono molti i rimandi alla devozione alla Santa Croce, alla Vergine del Carmelo, a Sant’Alessandro, patrono della diocesi di Bergamo.
SAN CARLO BORROMEO E SAN MAURO ABATE
La chiesa è aggregata al convento delle suore Benedettine edificato nel 1621; l’edificio si appoggia al chiostro interno. La decorazione del soffitto si deve al gandinese Bernardino Brignoli che culmina con la Gloria di S. Carlo Borromeo eseguita dal Ferrari nel 1768. Sull’altare di S. Mauro la bella Crocifissione del luganese David. Nel 1810, a causa della soppressione napoleonica, le monache dovettero abbandonare il convento. Nel 1880 il complesso riacquistò la funzione originaria diventando la casa madre delle Suore Orsoline di Gandino. Acqua corrente in casa. Rifugio per le monache cacciate dai napoleonici.
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SAN GIUSEPPE
Costruita dall’omonima confraternita nel 1521, venne ampliata e abbellita nei secoli XVII, XVIII e XIX. L’ancona dell’altare maggiore fu realizzata dai marmisti Manni, nella nicchia è esposto il gruppo statuario della Crocifissione. Nella chiesa si perpetua il culto di S. Francesco da Paola. Vi è conservato un raro compianto sul Cristo morto in terracotta policroma del XV sec. Numerose tele di autore ignoto, databili tra il XVII e il XVIII secolo ornano le pareti, secondo il modello delle grandi quadrerie venete. Notevoli l’organo Bossi del 1836, l’oratorio e il coro ligneo.
SANTA MARIA NASCENTE DETTA DEL SUFFRAGIO
Sorse nel 1683 per volere della confraternita del Suffragio. Successivamente fu modificato l’impianto originario (realizzazione dell’oratorio, ridisegno del coro, ricostruzione del campanile). Nel presbiterio è collocata la bella tela di autore ignoto che raffigura la deposizione di Cristo dalla croce con accanto la Vergine Addolorata. Nella navata è ubicato l’altare intitolato alla Madonna Addolorata. Frontalmente ad esso vi è quello dedicato ai morti, con la pala del XVIII secolo. In una nicchia a destra dell’ingresso è conservata la statua lignea del Cristo flagellato, risalente al XVIII secolo. L’articolazione della fronte principale, che invade parzialmente la sede stradale, è forse la migliore espressione del barocco a Gandino.